Storia della Legione SS italiana
Il nostro primo libro è stato un grande successo ed è oggi il principale punto di riferimento sull´argomento.
A metà anni Novanta Corbatti e Nava non si conoscevano ancora, ma ambedue si posero, in tempi e luoghi diversi, questa domanda: come è mai possibile che sulle unità SS italiane, che pure annoverarono diverse migliaia di uomini, in cinquant´anni non è mai stato scritto niente di serio e l´unico libro a questo proposito mai pubblicato, e oramai introvabile, era il pessimo lavoro di Ricciotti Lazzero "Le SS italiane"? Perché in questo libro erano più i punti oscuri che quelli chiari? Era mai possibile che tutti i documenti originali fossero veramente andati distrutti? E, anche se fosse stato così, era veramente impossibile ritrovare almeno alcuni delle migliaia che ne avevano fatto parte e chiedere a loro?! Visto che sicuramente non era così impossibile, perché nessuno dei tanti cosiddetti "esperti" o "storici" l´aveva mai fatto? Non era un peccato che un pezzo di storia così controverso e allo stesso tempo poco noto rischiasse di venir perduto per sempre, se nessuno si fosse deciso a rimboccarsi le maniche, tuffarsi negli archivi e rintracciare i reduci?
A queste domande demmo ambedue la stessa risposta, ovvero che ci rifiutavamo di lasciar scivolare nell´oblio una storia così controversa e allo stesso tempo così interessante e che quindi valeva veramente la pena fare uno sforzo per effettuare una ricerca il più completa e obiettiva possibile.
Davanti agli occhi avevamo le splendide opere storico-militari pubblicate in Francia e in Germania a proposito delle divisioni tedesche e alleate della seconda guerra mondiale: volumi ponderosi di parecchie centinaia di pagine con centinaia di fotografie e documenti, che avevano finalmente messo nero su bianco parti importanti di storia e che proprio per la loro affidabilità, completezza e imparzialità servivano a loro volta come base per ricerche e approfondimenti successivi.
Il nostro scopo era di riuscire a scrivere una storia completa e definitiva delle unità SS italiane, basandoci esclusivamente su fonti di prima mano, confrontandole con i resoconti di reduci e con le fonti pubblicate, specialmente quelle di parte avversa, facendo il possibile per non l asciare alcun interrogativo aperto, alcun punto oscuro.
Nonostante tutti i nostri sforzi in questa direzione, è evidente che lo scopo prefisso non è stato raggiunto completamente: alcuni punti non chiari permangono, alcuni piccoli errori sono presenti nel testo, alcune nostre conclusioni su punti di secondaria importanza potrebbero venire smentiti: la storia militare in fin dei conti non è una scienza esatta e potrebbero venire fuori nuovi documenti, testimonianze o fotografie che potrebbero portare a rivedere e correggere parti del libro, e noi saremmo i primi a gioire di tali eventualità.
È indubbio, tuttavia, e lo diciamo qui senza falsa modestia, che il libro rappresenta quanto di più completo, approfondito e veritiero sia mai stato scritto sull´argomento. Ogni affermazione ivi contenuta è basata su documenti e testimonianze, oppure su fonti già pubblicate e ritenute affidabili, ogni fotografia proviene da archivi o da collezioni private ed è da escludere ogni contraffazione.
A differenza di parecchi altri autori, noi non pensiamo di detenere la Verità Assoluta sull´argomento e siamo sempre disposti a rimettere in discussione quanto scritto, purché però le eccezioni sollevate vengano supportate da documenti probanti, possibilmente di prima mano, e vi sia al riguardo una discussione civile e soprattutto scevra di preclusioni ideologiche.
Ribadiamo, una volta di più, che il nostro scopo è stato solo e semplicemente quello di ricostruire i fatti come realmente accaduti. Lungi da noi ogni intenzione di fare apologia del fascismo o del nazismo, di giustificare o esaltare determinati fatti o di denigrarne e svilirne altri. Il lettore imparziale si renderà conto di tutto ciò.
L´unica parte del libro nella quale abbandoniamo volutamente l´approccio descrittivo è nella prefazione. Qui abbiamo voluto esporre i motivi che spinsero svariate migliaia di nostri connazionali ad arruolarsi nelle Waffen SS, esattamente nel modo in cui loro ce li hanno esposti. Si tratta dell´unico tentativo di interpretare i fatti, un modo per anticipare e integrare le conclusioni che un lettore attento e buon conoscitore del periodo storico trattato potrà trarre da solo alla fine della lettura del libro. Si tratta insomma dell´unico tocco personale, umano quasi, del libro, il cui significato profondo tuttavia non proviene da noi, che abbiamo solamente tentato di interpretarlo e renderlo intelligibile, bensì da chi quei momenti li ha vissuti e sofferti in prima persona.
Si tratta quindi di un omaggio alle persone, ai reduci così come li abbiamo conosciuti noi, a oltre cinquant´anni dai fatti, e alla loro gioventù, alle loro scelte effettuate in momenti difficili e così lontani da noi e dal nostro mondo attuale e che proprio per questo ci asteniamo dal giudicare, ma che riteniamo doveroso provare a narrare.
Qui si può effettuare il download di alcune pagine del libro a titolo di esempio: