Guerriglia e controguerriglia nell'OZAK 1943-45
L´argomento di questo libro è di nuovo una divisione SS poco conosciuta, nella quale furono inquadrati anche degli italiani e che operò in Italia nel periodo 1943-45.
Si tratta qui di nuovo di un caso diremmo "tipico", ovvero di un´unità allo stesso tempo nota, perché compare in tutte le maggiori operazioni belliche condotte nell´OZAK nonch/eacute;, in quanto unità SS, messa regolarmente sul banco degli imputati laddove siano avvenute stragi o misfatti, e sconosciuta, perché le notizie circolanti sul suo conto in varie pubblicazioni italiane ed estere erano sempre le stesse, infarcite di errori che nessuno si era mai preoccupato di correggere e di notizie false che nessuno aveva mai controllato.
Il lavoro di ricerca è stato reso molto difficile dalla grande reticenza dei reduci: indispettiti dalle molti voci, quasi mai provate, che vogliono i Karstjäger responsabili di efferati massacri e intimoriti anche dalle indagini svolte dagli organi giudiziari circa queste voci, i membri della Truppenkameradschaft (associazione dei veterani dell´unità) hanno rifiutato per anni di rispondere alle nostre domande; solamente la gentilezza e l´apertura mentale di alcuni di loro, purtroppo nel mentre per la maggior parte deceduti, hanno infine fatto sì che non pochi di loro abbiano infine collaborato positivamente, permettendo la raccolta di informazioni e fotografie, spesso splendide e quasi sempre inedite, che hanno permesso una ricostruzione dettagliata delle vicende dell´unità.
La consultazione di fonti partigiane pubblicate negli anni passati non sempre è stata molto proficua, vista la mancanza di dettagli nella descrizione delle operazioni nonché, soprattutto, la grandissima varietà di truppe tedesche presenti nell´OZAK che, insieme alla scarsa consistenza numerica delle forze della Karstjäger, hanno reso quasi sempre impossibile un´esatta identificazione delle forze opposte alle unità partigiane considerate.
Nel libro tralasciamo ogni accenno, se non alcune considerazioni in nota, a proposito della più nota strage attribuita ai Karstjäger, quella di Avasinis del 2 maggio 1945. Come già più volte evidenziato, ci basiamo esclusivamente su fatti comprovati da documenti e testimonianze orali, e su questa strage non esiste alcun documento di fonte tedesca nonché alcuna testimonianza di veterani che la confermano, mentre le testimonianze della popolazione civile circa l´identità delle truppe autrici della strage sono troppo vaghe, soprattutto alla luce della enorme varietà di unità tedesche presenti in quella zona in quel periodo (SS, Wehrmacht, Polizei, truppe cosacche, volontari dell´Est inquadrati in battaglioni della Wehrmacht, unità della Luftwaffe, volontari croati, serbi, italiani e spagnoli sbandati o ancora inquadrati in unità combattenti...).
Siamo riusciti però a fare chiarezza su numerose "leggende" che circondavano l´unità e ad analizzarne la struttura, unica anche nel variegato panorama dell´esercito tedesco dell´ultimo anno di guerra, alla luce delle ultime direttive in fatto di controguerriglia.
Per il lettore italiano sarà molto interessante la parte relativa alla Panzer-Kompanie, equipaggiata del miglior carro italiano della guerra, il P.40, del quale pubblichiamo alcune foto inedite in azione. Per la prima volta, inoltre, vengono pubblicate fotografie rappresentanti il simbolo divisionale dell´unità.
Il libro, stampato in formato A4, consta di 286 pagine, di cui 113 di testo e 8 di organigrammi, contiene 265 fotografie per la quasi totalità inedite perché provenienti da reduci dell'unità.
Qui si può effettuare il download di alcune pagine del libro a titolo di esempio:
- Indice
- Pag. 55 (testo)
- Pag. 56 (testo)
- Pag. 118 (organigrammi)
- Pag. 150 (fotografie)
- Pag. 166 (fotografie)